Costretta ad indossare il velo, denuncia il marito violento ma il pm archivia. Vice ministro Bellanova contro la sentenza: “E’ inaccettabile. Sarà un fatto culturale nel Paese di origine, ma in Italia il velo non è un fatto culturale”

"E' inaccettabile. Quello che è avvenuto con l'archiviazione di quella denuncia è inaccettabile, perché sarà un fatto culturale nel Paese di origine, ma in Italia il velo non è un fatto culturale, e se la donna ha il coraggio di presentare qui la denuncia contro quella imposizione, le nostre istituzioni e anche il potere giudiziario hanno il dovere di tutelare quella donna. Credo che nell'archiviazione di quella denuncia sia stato commesso un grave errore." Questo il commento del vice ministro Bellanova in merito alla vicenda del pubblico ministero di Perugia che ha firmato la richiesta di archiviazione del fascicolo a carico di Abdelilah El Ghoufairi, 39 anni. L'uomo di origine marocchina sposato ad una connazionale Salsabila Mouhib, di 33 anni, da anni aveva una condotta violenta e intimidatoria verso la moglie, arrivando con continue minacce e vessazioni ad impedirle ogni forma di libertà, di integrazione, sino all'imposizione del velo, ragione per cui la donna stanca di tutte le violenze subite aveva scelto di denunciare il marito. La scelta di archiviare il caso da parte del pm ha lascato tutti senza parole. Quello che ci chiediamo è quali conseguenze preoccupanti possa creare un precedente come questo, visto che il motivo dell'archiviazione sottolinea che trattasi di condotte che rientrano "nel quadro culturale dei soggetti interessati".

Intervista di Elisa Saltarelli 


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