LIBIA Il presidente Draghi incontra il primo ministro Dbeibah: "Incontro soddisfacente. Abbiamo parlato della cooperazione in campo infrastrutturale, energetico, sanitario e culturale"

LIBIA Il presidente Draghi incontra il primo ministro Dbeibah:


Il premier Mario Draghi questa mattina è atterrato a Tripoli. E' la prima visita di Stato per il presidente del Consiglio, che accompagnato dal suo consigliere diplomatico Luigi Mattiolo, dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dalla consigliera Debora Lepre, ha incontrato Abdul Hamid Dbeibah, il primo ministro ad interim del governo di transizione nato pochi mesi fa grazie all'intervento dell'ONU, dopo lunghi e complicati negoziati. Un incontro importante, non solo perché potrebbe restituire all'Italia quel peso istituzionale che negli ultimi tempi si è molto affievolito, ma anche perché una Libia più predisposta verso i suoi interlocutori, crea le basi per un vantaggio economico di entrambi i Paesi. La Libia sta cercando di uscire dall'immobilismo e tenta di ricostruire una affidabilità attraverso la ripresa dell'attività diplomatica. La spinta della comunità internazionale è forte, sul fronte internazionale c'è fiducia sul fatto che il governo di Dbeibah sia in grado di riportare un po' di stabilità nel Paese, dopo anni di scontri. Una stabilità auspicata da molti governi che hanno evidenti interessi nel Mediterraneo, e stanno cercando di accreditarsi presso le nuove autorità libiche. Lo si vede dal fatto che nelle ultime settimane numerosi Paesi europei hanno riaperto le loro ambasciate a Tripoli, chiuse a causa della guerra civile, (l'ambasciata italiana è sempre rimasta aperta). Il presidente del Consiglio Mario Draghi non è l'unico leader internazionale ad essere nella lista degli incontri diplomatici di Dbeibah. Domenica scorsa, il primo ministro libico ha infatti incontrato Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo, lunedì Robert Abela, il primo ministro di Malta, e dopo la visita di Draghi, vedrà Kyriacos Mitsotakis, il primo ministro della Grecia.
Sul tavolo i vari accordi per il settore energetico. La Libia è uno dei principali paesi esportatori di petrolio, e l'italiana ENI ha sempre avuto un ruolo importante, insidiato negli ultimi anni soprattutto dalla Turchia.
Altro progetto, la costruzione di una lunghissima autostrada costiera che dovrebbe attraversare il Paese e collegare il confine egiziano a quello tunisino. "Abbiamo parlato della nostra cooperazione in campo progettuale, con precisi riferimenti alle infrastrutture civili, in campo energetico, in campo sanitario, in campo culturale. L'Italia darà nuovo impulso all'istituto di cultura italiana all'estero e aumenterà le borse di studio per gli studenti libici che studiano italiano. C'è la volontà di rilanciare l'interscambio culturale ed economico libico. In altre parole si vuole fare di questa partnership una guida per il futuro nella piena sovranità della Libia", ha dichiarato Draghi.

I due leader hanno parlato anche di immigrazione, e della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, per i quali l' Italia, ricordiamo,  ha sostenuto la Libia con notevoli finanziamenti, con esiti quantomeno deludenti.

Redazione


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