DECRETI SICUREZZA Flash mob dei parlamentari di Lega, FdI e FI a palazzo Chigi per protestare contro le modifiche ai decreti. Sugli striscioni: "Imprese chiuse, porti aperti"

"Conte dimettiti", "Imprese chiuse, porti aperti", si legge sui cartelli portati in piazza dal centrodestra in un flash mob organizzato di fronte  palazzo Chigi. I leader dell'opposizione non ci stanno, e così Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, decidono di protestare contro quella che in molti considerano l'ennesima follia della sinistra: smontare i decreti Salvini e consentire di fatto a chiunque voglia entrare in Italia, di farlo senza troppi scrupoli. Il Paese è in ginocchio a livello sanitario, economico e sociale e da giorni in Parlamento si discute dei decreti Sicurezza, ribattezzati dal centro destra: "decreti clandestini".
"I porti aprono mentre i commercianti vengono multati a iosa e si vogliono togliere le multe alle Ong - commenta Giorgia Meloni, - Gli imprenditori italiani sono disperati e gli scafisti festeggiano, mentre agli italiani viene impedito il passaggio da un comune all'altro, agli immigrati si vuole favorire il passaggio da una nazione all'altra. Noi pensiamo che questo sia da cinici, pazzi e irresponsabili", conclude. Duro anche il commento di Matteo Salvini:"Nel giorno in cui ci sono quasi 1000 morti di Covid, la maggioranza di cosa parla in Parlamento? Di immigrazione, per cancellare i decreti Salvini e riaprire i porti agli scafisti e i portafogli agli italiani. Ritirino questi decreti a favore dei clandestini e parliamo di salute e lavoro".

Antonio Tajani: "Questo governo non ha una politica seria per contrastare l'immigrazione clandestina, pensa di fare una riforma positiva e invece sarà negativa. Non c'è nessuna strategia per l'integrazione di chi lavora regolarmente nel nostro Paese, non c'è una strategia per fermare l'immigrazione dall'Africa, per fare accordi bilaterali. Non c'è una strategia che costringa la Ue a investire più di quanto ha investito fino ad oggi. Cambiare delle regole per rendere più lassista la posizione dell'Italia è un errore grave".

Redazione


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