Marco Minniti ci ripensa e ritira la sua candidatura alla corsa per la segreteria del Pd. Una decisione presa per amore del partito, che avrebbe potuto subire ulteriori frammentazioni dopo le votazioni del 3 marzo e creare ulteriore confusione nella scelta del futuro leader del Pd. Non sarà dunque l'ex ministro dell'Interno, uomo saggio e magnanimo a sfidare alle primarie i due candidati più accreditati, Nicola Zingaretti e Maurizio Martina. Ma questo non basta a lasciar dormire sogni tranquilli a chi sogna un percorso limpido e sereno verso la segreteria. L'ombra di Renzi si aggira tra le file dei militanti, tra chi teme o spera in un suo ritorno, per niente improbabile. Le voci di un suo partito oltre il Pd, scombussolano non poco. Un nuovo Renzi ( ammesso che sappia rinnovarsi), sarà la giusta soluzione di adrenalina per la sinistra moribonda o "Renzi due - la vendetta" darà il colpo di grazia? Staremo a vedere.
Elisa Saltarelli