Il sogno proibito di Martina: una piazza che dice NO al decreto Salvini

Il sogno proibito di Martina: una piazza che dice NO al decreto Salvini

Il romantico Maurizio Martina, ex segretario reggente del Pd, ora tra i candidati alla segreteria del Partito, si sveglia dal torpore che molti gli hanno sempre contestano e ingrana la quarta. Parlando con dei militanti, lancia l'idea di utilizzare la giornata del 3 marzo 2019, data in cui si sottoscriveranno le preferenze per l'elezione del nuovo segretario, anche per votare la proposta di referendum abrogativo del Decreto Salvini, appena approvato dal Parlamento. La proposta ci sembra alquanto bizzarra, anche perché, pur comprendendo le strategie demolitive proprie di un partito di opposizione, notiamo che, non si prenda in considerazione un fatto determinante: che una gran parte dell'elettorato del Pd, gente comune che non ha votato Lega o M5S, ma che vive ogni giorno il disagio delle periferie, ha ben accolto la nuova legge sull'immigrazione e la sicurezza. Non vogliamo togliere a Martina il sacrosanto diritto di sognare, ma le sue dichiarazioni, più che a un'idea brillante, fanno pensare ad un futuribile effetto boomerang.

"L'idea che rivolgiamo a tutti è quella di far in modo che, i migliaia di gazebo che noi avremo nelle piazze italiane il 3 marzo, siano l'occasione, certamente per scegliere il nuovo segretario del Pd, ma noi diciamo anche per raccogliere le firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza Salvini. Pensate che giornata straordinaria può essere il 3 marzo con migliaia e migliaia di cittadini che scelgono il destino di un partito, dei suoi gruppi dirigenti, del suo progetto e contribuiscono a fare concretamente un atto di opposizione, di alternativa, su uno dei temi più decisivi del confronto tra destra e sinistra in questo paese", ha dichiarato.
Elisa Saltarelli


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