CAMERA: Salvini esulta, approvato il Decreto Sicurezza

CAMERA: Salvini esulta, approvato il Decreto Sicurezza

L'Aula della Camera ha approvato la questione di fiducia al Decreto Sicurezza con 336 si e 249 no. Soddisfazione da parte della maggioranza e del ministro Salvini, che da la notizia ai giornalisti durante la conferenza stampa.
Con l'entrata in vigore del decreto, per quanto concerne l'immigrazione, il permesso di soggiorno non potrà più essere concesso, neppure dai tribunali in seguito a un ricorso per un diniego. Sarà introdotto, invece, un permesso di soggiorno per alcuni casi speciali, cioè per alcune categorie di persone: vittime di violenza domestica o grave sfruttamento lavorativo, per chi ha bisogno di cure mediche perché si trova in uno stato di salute gravemente compromesso o per chi proviene da un paese che si trova in una situazione di contingente ed eccezionale calamità. È previsto infine un permesso di soggiorno per chi si sarà distinto per atti di particolare valore civile. Questo tipo di permesso ha durata di due anni e non può essere rinnovato. Un cambio di passo sostanziale, se si pensa che nel 2017 in Italia sono state presentate 130mila domande di protezione internazionale, il 52 per cento delle quali è stato respinto, nel 25 per cento dei casi è stata concessa la protezione umanitaria, all8 per cento delle persone è stato riconosciuto lo status di rifugiato, un altro 8 per cento ha ottenuto la protezione sussidiaria, il restante 7 per cento ha ottenuto altri tipi di protezione.
Vediamo nei dettagli le altre misure adottate:
Più tempo nei Cpr: La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio passa da 90 a 180 giorni. Si introduce la possibilità di trattenere i migranti in attesa di espulsione in altre strutture di Ps, in mancanza di posti nei Cpr, e la possibilità di trattenere i richiedenti asilo negli hotspot. I reati che revocano lasilo: violenza sessuale, lesioni gravi, rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. Al Senato si era aggiunto il reato di furto in abitazione, anche non aggravato. Revocata la cittadinanza ai condannati per reati di terrorismo. Stop asilo dopo la decisione della Commissione Esame immediato della domanda di protezione internazionale per i richiedenti che hanno in corso un procedimento penale per un reato che in caso di condanna definitiva comporterebbe il diniego della protezione. L'esame scatta per chi ha già una condanna anche non definitiva. In caso di diniego il richiedente deve lasciare l'Italia. Per quanto riguarda il Sistema Sprar, potranno accedervi solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati, chi è già nel sistema vi rimarrà fino alla conclusione dei progetti. Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l'istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, che verrà concessa solo se si conosce l'italiano. Ci sarà lesame accelerato delle domande di protezione per chi proviene dai paesi inseriti nella lista dei Paesi sicuri. Inserito il controllo con il braccialetto elettronico degli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking. Controlli delle forze Ps su i contratti noleggio auto-camion, norma voluta dall'antiterrorismo per prevenire attentati con auto e camion contro la folla. Prevista la sperimentazione della pistola Tiser a impulsi elettrici anche per i corpi di polizia municipale di tutti i capoluogo di provincia. Si estende il Daspo per le manifestazioni sportive agli indiziati di terrorismo e si può applicare il Daspo urbano, anche nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli pubblici. Sanzioni più severe per chi promuove o organizza l'occupazione di immobili (da 2 a 4 anni) e estensione dell'uso di intercettazioni nelle indagini nei loro confronti. Introduzione del reato di esercizio molesto dell'accattonaggio (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi, in caso di utilizzo di minori o di recidiva scatta l'arresto e si rischia un anno di carcere. I Sindaci potranno decidere sui negozi etnici e potranno disporre, fino a 30 giorni, limitazioni agli orari di vendita degli esercizi commerciali interessati da fenomeni di aggregazione notturna anche in zone non centrali.

Redazione

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