Il ministro dell'Interno Salvini, da Innsbruck sottolinea il problema delle mancate riammissioni e del ruolo non chiaro delle Ong."Il problema italiano è problema europeo" ribadisce, intervenendo alla riunione informale dei ministri dell'Interno europei.
"La situazione sbarchi è quanto mai attuale, E' giusto ragionare su quello che accadrà tra qualche mese - ha commentato il ministro - ma in Italia stanno arrivando altri due barconi con centinaia di migranti. Il mio problema è oggi, non tra qualche mese".
Inoltre, una delle priorità segnalate dal ministro dell'Interno è quella delle riammissioni. "Nel giugno 2016 c'è stata un'iniziativa di Mogherini in Nigeria e in altri quattro Paesi (Niger, Mali, Senegal, Etiopia) per accordi di riammissione. A distanza di due anni da questa iniziativa non ho traccia di risultati concreti. Negli ultimi anni - ha spiegato il titolare del Viminale ai colleghi dell'Ue - sono arrivati dalla Nigeria 60 mila migranti, nella stragrande maggioranza dei casi non profughi, e siamo riusciti a espellerne intorno ai 700. Quindi voi capite che l'Italia ha un pregresso di immigrati clandestini di 500 mila, e se non riusciamo a espellerne più di 10 mila l'anno, ci mettiamo 50 anni a recuperare gli anni passati". Salvini ha ricordato ai colleghi europei, inoltre, che nostri uomini sono in Libia per aiutare nell'addestramento la guardia costiera libica anche con 12 motovedette donate.
Redazione