UE: SALVINI molla sui decimali, ma guai a toccare le riforme

UE: SALVINI molla sui decimali, ma guai a toccare le riforme

All'indomani della cena tra il premier Conte, il presidente della Commissione UE Juncker, il ministro dell'Economia Tria, il commissario UE Moscovici e il vicepresidente della Commissione Dombrovskis, Matteo Salvini lascia intravedere un'apertura verso un compromesso con l'Europa. C'è da dire che la cena tanto attesa, su cui puntavamo le nostre carte, non è stata un successo. Le posizioni sono rimaste lontane e questo per il nostro paese vuol dire, avviarsi verso una procedura di infrazione per eccesso di debito che rischia di creare scompiglio sui nostri mercati: con investitori spaventati, perdita di fiducia internazionale e spread alle stelle. Salvini manda un segnale politico molto forte, quasi buttandola lì, apre uno spiraglio nella trattativa con Bruxelles e rimette al centro, ma questa volta senza puntare i piedi, il rapporto deficit Pil al 2,4%, che difeso a oltranza fino a ieri, oggi può cambiare. In merito ai numeri del Pil, dichiara in un'intervista all'Adnkronos: "Penso nessuno sia attaccato a quello, se c'è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6... non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza".

Redazione


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