PRIMAPAGINA ECONOMIA - Novità ISA: Contribuenti alla cassa il 30 settembre. Intervista a Paolo Soro

PRIMAPAGINA ECONOMIA - Novità ISA: Contribuenti alla cassa il 30 settembre. Intervista a Paolo Soro

Dott. Soro, cosa ne pensa degli Indici Sintetici di Affidabilità?

Penso che non siano affatto affidabili. Di base, l'idea di sostituire i vecchi studi di settore con uno strumento più veritiero è apprezzabile, senonché, l'applicazione degli ISA porta a risultati assai lontani dalla realtà per la maggior parte dei contribuenti. Pensare che, in uno Stato di diritto, un contribuente (come affermato di recente dalla Cassazione), potrebbe rischiare persino una condanna penale originata da un accertamento induttivo basato su tali fallaci risultati, fa rabbrividire.

Perché gli ISA non funzionano?

Senza entrare nel merito delle scelte, gli ISA, in sostanza, rappresentano la media semplice di due indicatori: gli "Indicatori Elementari di Affidabilità" (punteggio da 1 a 10) e gli "Indicatori Elementari di Anomalia" (punteggio da 1 a 5). Ora, dal momento che, ad esempio, per un commercialista, gli indicatori dei comportamenti deteriori sono 75, mentre quelli virtuosi sono 3, è evidente che applicando la media semplice, il risultato finale in pagella sarà quasi sempre falsato.

Allora, basterebbe cambiare la media...

Magari, le anomalie sono tante: al numero di invii telematici deve corrispondere un ricavo; ma nella realtà (evidentemente sconosciuta ai tecnici dell'Agenzia), nessun commercialista fa pagare al cliente un importo per la sola trasmissione telematica. Ancora: il sistema incrocia il numero di modelli 770 con quello delle CU inviate dal professionista; ma spesso il dato precaricato non tiene conto del fatto che su uno stesso modello possano esserci più CU. Risultato: presenza di grave anomalia con punteggio 1. Dopo di che, anche se hai 10 in tutti gli altri indici, ti ritrovi con un rischioso 7,5 in pagella. Gli esempi sarebbero tanti.%26nbsp;

Dunque, ritiene giustificata la protesta?

Decreto: 27/02; circolare: 02/08; decreto: 09/08; software: 23/08; aggiornamento: 30/08; chiarimenti: 09/09; e il 30/09 i contribuenti pagano. Siamo noi commercialisti a chiedere agli italiani se facciamo bene a protestare per tutelare i loro interessi, contro uno Stato per il quale, diciamo le cose come stanno, i cittadini sono sempre evasori per presunzione, salvo non riescano a fornire delle (spesso impossibili) prove contrarie. Il MEF dovrebbe riconoscere il fallimento degli ISA e rinviarli. Ma non può farlo causa soliti problemi di gettito: gli ISA "pesano" due miliardi fra le entrate di bilancio. La previsione è ridicola e irreale. Ma se li rinviano, come sostituiscono la posta per pareggiare (formalmente) i conti?


Paolo Soro, Dottore Commercialista Revisore Legale, con studio in Roma, Milano, Cagliari e Venezia, esperto in diritto tributario e del lavoro.

Redazione

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