CONTE si è dimesso

CONTE si è dimesso

Aula del Senato: Il premier Giuseppe Conte si dimette. Dopo 14 mesi il Governo gialloverde è arrivato al capolinea. La comunicazione di Conte, non appare però solo un discorso strettamente istituzionale. Sorprende la sequela di "rimproveri" al vice Salvini, al quale si rivolge in Aula chiamandolo spesso con il solo nome di Matteo. Un Conte senza freni, che ripercorre i mesi del Governo consegnando a Salvini una serie di aggettivi poco edificanti, che sarà proprio il leader del Carroccio ad elencare più tardi nel suo intervento dagli scranni della Lega. Il giudizio severo di Conte sorprende, il dito accusatorio è solo verso Salvini, mentre la sua ala protettrice avvolge i grillini. Il premier dimentica che invece fu proprio il M5s a sfiduciarlo di fatto quando andò in Aula per comunicare il suo parere favorevole al TAV e dopo una settimana il M5s votò per il NO. "Caro ministro, caro Matteo, se vuoi la crisi ritira i ministri", dice con fermezza Conte, poi sottolinea "Dissi che sarei stato l'avvocato del popolo, per questo l'azione di governo finisce qui, andrò dal presidente della Repubblica per rassegnare le mie dimissioni da presidente del Consiglio". Conte non risparmia nemmeno la questione religiosa, critica il ministro seduto alla sua destra e questa volta va anche sul piano personale: "Evita di accostare slogan politici a simboli religiosi, l'incoscienza religiosa rischia di offendere credenti e oscurare il principio di laicità". Conclude: "La crisi in atto compromette l'azione di questo governo che qui si arresta", "Ora il presidente della Repubblica guiderà il Paese in questo passaggio delicato. Colgo l'occasione per ringraziarlo per il sostegno che mi ha dato".
Domani alle 16.00 inizieranno le consultazioni al Quirinale.


Redazione

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