SICUREZZA BIS, MELONI: FDI VOTA NO ALLA FIDUCIA MA SI AL DECRETO

SICUREZZA BIS, MELONI: FDI VOTA NO ALLA FIDUCIA MA SI AL DECRETO

«Fratelli d'Italia non voterà la fiducia all'Esecutivo. Non si possono fare politiche di destra se sei al governo con gente strutturalmente di sinistra. Speriamo che questa esperienza si concluda presto e che la parola passi ai cittadini. I tempi stringono e ogni giorno che passa ci avvicina all'ipotesi di un gioco di palazzo e di un governo tecnico fatto sulla pelle dei cittadini e non nell'interesse dell'Italia. Voteremo invece il decreto sicurezza bis perché quando si tratta della sicurezza dei cittadini e della difesa dei nostri confini i voti di Fratelli d'Italia non sono mai mancati, nemmeno in questa legislatura».

Lo ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo in Aula alla Camera in dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto sicurezza bis.
«Sul tema della sicurezza con Salvini - ha aggiunto - condividiamo la visione di fondo ma se in pochi mesi ci troviamo al varo di un dl sicurezza "bis" è perché il primo decreto non è stato sufficiente: il continuo compromesso al ribasso del governo ha disperso tante buone idee e il decreto è stato annacquato e reso incapace di dare risposte. Penso a quando Fratelli d'Italia portò in Parlamento la proposta di intervenire con fermezza nei riguardi delle Ong che violavano i nostri confini. Avevamo chiesto l'arresto dell'equipaggio, la confisca e la distruzione della nave. Emendamenti che sono stati bocciati: se fossero stati approvati il caso Rackete non sarebbe mai potuto accadere. Proposte che tuttavia oggi ritroviamo nel decreto sicurezza bis».
«Questo dimostra che le proposte di FdI sono le più sensate di quest'Aula: è una buona notizia anche se c'è voluto tempo. Speriamo che tra qualche mese approveremo anche il blocco navale che per noi è l'unica soluzione per fermare le morti in mare, impedire le partenze e combattere gli scafisti. La cattiva notizia però è che mancano altri provvedimenti, come i centri sorvegliati decisi dal Consiglio europeo, che l'Europa ci chiede e che esistono anche nella civilissima Germania e mancano i rimpatri. Le risorse sono insufficienti perché non è un tema che l'Italia può affrontare da sola: i soldi li deve mettere l'Unione Europea. Cose che, temo, richiederanno un decreto sicurezza ter o quater o un altro governo capace finalmente di fare gli interessi degli italiani e che non sia più ostaggio della sinistra Pd o M5S», ha concluso Meloni.
Redazione

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