PRIMAPAGINA ECONOMIA: dal MIPAAFT stretta antievasione sugli affitti brevi, istituito il “Codice nuovo”, il lungo lavoro di CEPI e FEDERCOMTUR

PRIMAPAGINA ECONOMIA: dal MIPAAFT stretta antievasione sugli affitti brevi, istituito il “Codice nuovo”, il lungo lavoro di CEPI e FEDERCOMTUR

Il Ministero del Turismo e dell'Agricoltura presieduto dal ministro Centinaio, vara una stretta antievasione sugli affitti brevi, relativo al turismo extralberghiero. Nel decreto crescita, sono stati inseriti dai relatori, con l'appoggio dell'esecutivo, alcune norme per tentare di contrastare il "mare nero", l'abusivismo che caratterizza il settore del turismo alberghiero. In particolare viene istituito il "codice nuovo", per identificare tutte le strutture. Vengono rafforzati alcuni obblighi come quello sul versamento delle imposte, compresa la tassa di soggiorno.

La soddisfazione di Rolando Marciano presidente nazionale CEPI e di Claudio Pisapia segretario generale di FEDERCOMTUR per il risultato raggiunto:
"Questo dimostra il nostro lungo lavoro, di CEPI e di FEDERCOMTUR che ha inviato al Ministero e ad alcuni componenti della Commissione Attività Produttive della Camera, in particolare all'on. Colla e all'on. Colucci, un dossier sui B&B e le case vacanza, andando a stigmatizzare l'esistenza di un "buco nero" e una vacatio legislativa, che non consentiva di poter controllare la struttura ricettiva extralberghiera, non solo nel versamento delle tasse di soggiorno, ma soprattutto nel pagamento delle imposte in genere. Le strutture che godono di un regime fiscale "integrazione al reddito familiare", spesso non sono gestite dai residenti e non rispettano i canoni e le caratteristiche di una legge delegata alle regioni. Il "codice unico" sul turismo, serve proprio a tutelare la unitarietà delle strutture relative sia ai B&B, sia alle case vacanza e pertanto avvicina all'idea di avere un unico proprietario per ciascuna struttura (B&B). Noi di FEDERCOMTUR, accogliamo con interesse e curiosità questo primo intervento e auspichiamo che si possa arrivare alla revisione totale del turismo extralberghiero, che è da sempre un nostro cavallo di battaglia, perché al servizio di un turismo che va ad integrare quella fondamentale offerta dei borghi, dei centri storici, dei piccoli Comuni, dei centri commerciali naturali (facendo vivere in modo diverso e pregnante le città anche nei periodi di vacanza), che godono di bellezze e di paesaggi troppo spesso trascurati dal turismo tradizionale di massa. FEDERCOMTUR CEPI è disponibile a qualsiasi confronto per avere una sinergia di intenti e fare in modo che questa sfera del turismo, "altro turismo" in grande crescita, sia alternativa e non concorrenziale al turismo alberghiero tradizionale e anzi, vada a colmare un vuoto che spesso trascura flussi turistici che potrebbero raggiungere zone che vanno ad interagire con quel sistema turistico che oggi viene un po' dimenticato dai tour operator tradizionali".
Redazione

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