Il Governo italiano risponde alla lettera della Commissione Europea

Il Governo italiano risponde alla lettera della Commissione Europea

La tanto temuta letterina che la Commissione Europea ha inviato all'Italia, ha avuto una risposta. Il Mef diffonde in serata il testo inviato dal ministro Giovanni Tria alla Commissione Europa, insieme ad un'analisi di 58 pagine, nel quale si esaminano i fattori rilevanti che influenzano l'andamento del debito pubblico in Italia. Nella relazione finale nessun rifermento ai tagli al welfare, che avevano fatto preoccupare Di Maio. Nel testo si sottoscrive che "il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie". Centrale la parte dedicata alla flat tax, con possibili limature, ma che sarà attuata "nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo". Nella lettera si sottolinea che "il disavanzo 2019 sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni, perché l'andamento dell'economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità. Inoltre, le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni e l'utilizzo delle nuove politiche di welfare, che finora sono inferiori alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019. Questo comporta che il disavanzo dovrebbe attestarsi significativamente al di sotto delle previsioni della commissione e le variazioni del saldo strutturale dovrebbe essere conforme al Patto di stabilità e crescita anche sulla base della stima di output gap della Commissione.

"Sono soddisfatto della lettera dell'Italia all'Ue" replica Salvini "perché ci sono segnali positivi per l'economia italiana e sono convinto che l'Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse", poi aggiunge,"Non sono assolutamente preoccupato dalle reazioni di Bruxelles: anzi se riusciremo, come sono convinto, grazie al voto degli italiani, ad abbassare le tasse, torneremo a essere un Paese stabile e uno dei primi al mondo dove investire".
Redazione


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