Agli scandali sulla corruzione collezionati dal Pd, per cui risulta il partito con più indagati nel nostro Paese, si va ad aggiungere quello legato all' inchiesta "San Raffaele", la presunta truffa milionaria realizzata ai danni del sistema sanitario del Lazio. Tiziana Petucci, nominata a gennaio 2019 da Nicola Zingaretti a capo della Direzione regionale per lo Sviluppo Economico, le Attivita Produttive e Lazio Creativo, secondo la Procura di Roma, è implicata nella truffa da 163 milioni di euro, ai danni del sistema sanitario della Regione Lazio. Le persone coinvolte nell'inchiesta sono: Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia e suo figlio Giampaolo, che allo scopo di garantire l'impunità della casa di cura San Raffaele di Velletri, convenzionata con la Regione, avevano messo in piedi una vera organizzazione criminale insieme ad altre 13 persone, tra dirigenti e funzionari della Regione, tra questi, Tiziana Petucci. Una nomina, quella della dirigente, alquanto inopportuna, aveva tonato la Lega, che attraverso il capogruppo in consiglio regionale, Angelo Orlando Tripodi, il 3 maggio scorso aveva depositato un'interrogazione urgente al presidente della Regione. I capi d'accusa che pendono contro la Petucci, sarebbero: falso ideologico e abuso d'ufficio. Ma da fonti della Regione Lazio fanno sapere che, siccome il processo non è concluso, è necessario fare fede alla presunzione d'innocenza.
Redazione