G7 Puglia. Presente Papa Francesco nella seconda giornata dedicata alla sessione "Intelligenza Artificiale, Energia, Africa/Mediterraneo"

G7 Puglia. Presente Papa Francesco nella seconda giornata dedicata alla sessione

La seconda giornata del G7 è stata caratterizzata dalle sessioni di lavoro su "Migrazioni", "Indo-Pacifico e sicurezza economica". Il Presidente Meloni ha accolto Sua Santità Papa Francesco, i Capi di Stato e di Governo dei Paesi outreach e i rappresentanti delle Organizzazioni internazionali invitati a partecipare alla sessione "Intelligenza Artificiale, Energia, Africa/Mediterraneo", a cui il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dato il via con questa dichiarazione:

"Cari amici,
buonasera a tutti, e grazie davvero di aver accettato l'invito a partecipare alla sessione Outreach del G7 qui in Puglia sotto Presidenza italiana. Non abbiamo scelto questo luogo per caso. Lo abbiamo scelto perché la Puglia è una regione del Sud Italia, e perché è una terra che storicamente ha rappresentato un ponte tra Occidente e Oriente, un luogo di dialogo nel "mare di mezzo" che, attraverso l'Africa del Nord ed il Medio Oriente, collega i due grandi spazi marittimi del globo: l'Atlantico da una parte e l'Indo-Pacifico dall'altro. Questo luogo, e quest'ampia outreach che abbiamo voluto invitare, danno un messaggio chiaro da parte del G7 sotto Presidenza italiana. Non accetteremo mai la narrativa che vuole "the West against the rest", ovvero l'Occidente contro gli altri. Sappiamo che possiamo affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte solo se siamo in grado di cooperare con rispetto e con un approccio da pari a pari. Abbiamo deciso di dedicare la sessione outreach, tra le molte sfide globali che in questa epoca siamo chiamati ad affrontare, a quelle che consideriamo molto urgenti: l'intelligenza artificiale prima di tutto, con le opportunità che apre e i rischi che nasconde; il Mediterraneo, area di crisi e luogo di confronto; il Continente Africano, con il quale lavoriamo per costruire una cooperazione completamente nuova, tra pari; e ovviamente, la necessità di occuparsi, senza approcci ideologici, dei cambiamenti climatici che impattano soprattutto sulle nazioni del sud globale. Avremo due Keynote speaker per l'avvio dei nostri lavori. Sua Santità Papa Francesco, che ci ha fatto il grande onore di partecipare alla nostra sessione di lavoro e che condividerà con noi il Suo punto di vista sul tema dell'intelligenza artificiale. E' la prima volta che un Pontefice prende parte ai lavori del Gruppo dei Sette, e questo rende inevitabilmente l'appuntamento di oggi un momento storico. Quindi non smetterò mai, Sua Santità, di ringraziarla per essere qui. E poi avremo Sua Eccellenza Mohamed Ould Ghazouani, Presidente della Mauritania e Presidente di turno dell'Unione Africana, che porterà il punto di vista delle nazioni africane sulle attese del Continente. Mi fermo qui. Grazie ancora, Sua Santità. A Lei la parola".

In un passaggio del suo discorso in merito all' intelligenza artificiale Papa Francesco ha sottolineato: 

"Il tema dell'intelligenza artificiale è, tuttavia, spesso percepito come ambivalente: da un lato, entusiasma per le possibilità che offre, dall'altro genera timore per le conseguenze che lascia presagire. A questo proposito si può dire che tutti noi siamo, anche se in misura diversa, attraversati da due emozioni: siamo entusiasti, quando immaginiamo i progressi che dall'intelligenza artificiale possono derivare, ma, al tempo stesso, siamo impauriti quando constatiamo i pericoli inerenti al suo uso. Non possiamo, del resto, dubitare che l'avvento dell'intelligenza artificiale rappresenti una vera e propria rivoluzione cognitivo-industriale, che contribuirà alla creazione di un nuovo sistema sociale caratterizzato da complesse trasformazioni epocali. Ad esempio, l'intelligenza artificiale potrebbe permettere una democratizzazione dell'accesso al sapere, il progresso esponenziale della ricerca scientifica, la possibilità di delegare alle macchine i lavori usuranti; ma, al tempo stesso, essa potrebbe portare con sé una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi, mettendo così in pericolo la possibilità di una "cultura dell'incontro" a vantaggio di una cultura dello scarto. La portata di queste complesse trasformazioni è ovviamente legata al rapido sviluppo tecnologico dell'intelligenza artificiale stessa. Proprio questo vigoroso avanzamento tecnologico rende l'intelligenza artificiale uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso ed impone una riflessione all'altezza della situazione".


Redazione


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