PALAZZO CHIGI, incontro tra Governo e organizzazioni sindacali Polizia Penitenziaria. Tra i primi impegni quello di incrementare il numero del personale

PALAZZO CHIGI, incontro tra Governo e organizzazioni sindacali Polizia Penitenziaria. Tra i primi impegni quello di incrementare il numero del personale

Si è svolto oggi nella Sala Verde di Palazzo Chigi l'incontro tra il Governo e le Organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria. Alla riunione hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Per la Polizia Penitenziaria erano presenti SAPPE, SINAPPE, OSAPP, UILPA PP, USPP, CISL-FNS, CGIL-FP PP, F.S.A. C.N.P.P e A.N.F.P.P. Nel corso dell'incontro, il Governo ha espresso il proprio ringraziamento per il lavoro svolto ogni giorno dagli agenti della Polizia Penitenziaria nelle carceri, soffermandosi poi sulle iniziative in itinere relative all'ordinamento, all'organizzazione e al funzionamento del Corpo. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno evidenziato i problemi legati all'emergenza carceri, a partire dal sovraffollamento e dalla mancanza di strutture fino alla necessità di far fronte ad assunzioni straordinarie che possano colmare, in breve tempo, la carenza di organico. A questo proposito, il Governo ha sottolineato che tra i primi impegni che si è assunto c'è quello di incrementare il numero del personale e si è augurato al più presto si possa aprire la trattativa per il rinnovo contrattuale.

Per la UILPA PP, che esprime la sua posizione in un comunicato della Segreteria nazionale:

"Il Governo deve prendere compiutamente atto dell'emergenza e varare un decreto carceri che consenta assunzioni straordinarie con procedure accelerate nella Polizia penitenziaria, il deflazionamento della densità detentiva anche attraverso una gestione esclusivamente sanitaria dei malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti, e il potenziamento dell'assistenza sanitaria (che ne costituisce anche uno dei presupposti). Sugli organici, sempre in decremento al di là delle assunzioni, basti un dato per tutti: nell'anno in corso verranno assunti 2.004 agenti, ma ne cesseranno dal servizio almeno 2.500. Bisogna poi fermare le aggressioni agli operatori, anche accelerando l'iter di approvazione del disegno di legge finalizzato ad aggravare le pene e ad introdurre il reato di rivolta, e correggere il reato di tortura salvaguardando nel contempo l'intera comunità penitenziaria da degenerazioni e le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria da frequentissime accuse e procedimenti penali e amministrativi. È altresì necessaria la reingegnerizzazione del DAP e del DGM e, proprio in tema di ordinamento, la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria".



Redazione PrimaPagina


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