CONGRESSO FORZA ITALIA, Tajani: "Siamo come in finale di Champions, ma Maradona non c'è più. Ora serve l'aiuto della squadra"

CONGRESSO FORZA ITALIA, Tajani:

Conclusa ieri la prima giornata del Congresso nazionale di Forza Italia all'Eur, il primo senza il suo fondatore, Silvio Berlusconi. Sulle note dell'Inno di Mameli prima, e poi dell'Inno alla gioia, hanno dato inizio alla kermesse il segretario Antonio Tajani, e i capigruppo di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli. Hanno partecipato in video il commissario europeo Ursula von der Leyen e il premier Giorgia Meloni, impossibilitata ad essere presente a causa di impegni internazionali. Presente Maurizio Lupi e la delegazione di Fratelli d'Italia con i capigruppo delle Camere e il presidente del Senato Ignazio La Russa. Antonio Tajani, già di fatto erede di Silvio Berlusconi, prenderà ufficialmente il testimone di Forza Italia in questo congresso. Un'investitura che porta con sé la responsabilità di una eredità politica ben solida, e questo si è percepito benissimo dalla voce rotta dall'emozione di Tajani, quando è salito sul palco ed ha dedicato l'applauso più grande al Cavaliere, accompagnato da queste parole: "Siamo come in finale di Champions, ma Maradona non c'è più. Ora serve l'aiuto della squadra. La squadra siamo noi, la curva sono i nostri elettori e Maradona è Silvio Berlusconi"... "Nonostante i capelli grigi, l'età e l'esperienza, questo è il discorso più difficile e importante della mia vita", "questa è la mia famiglia, quella a cui ho dedicato 30 anni della mia vita". Poi l'appello a tutte le forze che credono al popolarismo europeo per la costruzione di un Ppe in Italia ancora più forte e con una forza che guarda al futuro. "Sono pronto a sottoscrivere accordi politici per costruire insieme quella 'dimora', per avere rappresentanti di forze civiche che credono nell'europeismo come noi. Apriamo le nostre porte, siamo una dimora dove insieme possiamo lavorare, e voglio trovare muratori come me che si rimboccano le maniche come me", ha sottolineato nel suo discorso. Tajani punta a radicare l'immagine di FI come forza solida, moderata ed europeista dentro la coalizione di governo. L'obiettivo è raggiungere la percentuale del 10% alle europee e raddoppiare il risultato alle prossime politiche. Il Congresso apre la strada anche alla figura del "sostituto", carica che verrà conferita al vice più votato, in lizza per la nomina quattro volti noti nel partito: Occhiuto, Bergamini, Benigni e Cirio. Altra novità, una modifica allo Statuto che introduce la figura del presidente del consiglio nazionale, ruolo che potrebbe essere affidato a Renato Schifani.

Il videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni trasmesso durante il Congresso:

"Posso solo immaginare quanto questo Congresso sia importante per Forza Italia, particolarmente in un momento come questo. È la prima volta senza Silvio Berlusconi, senza un uomo straordinario che ha segnato la storia recente, che ha impresso svolte in politica, nella comunicazione, nell'impresa"...."C'è chi ha detto e scritto che senza Berlusconi non ci sarebbe stato un futuro per Forza Italia, però noi sapevamo che era una previsione sbagliata e i fatti lo hanno provato. Antonio e tutta la classe dirigente del partito hanno saputo raccogliere l'eredità politica molto importante, l'eredità politica di Berlusconi e Forza Italia continua ad essere un punto di riferimento per una parte significativa dell'elettorato di centrodestra".


Redazione


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