Grande mobilitazione a Lampedusa per la visita del premier Meloni e di Ursula von der Leyen invitata per guardare da vicino la situazione drammatica in cui versa l'isola invasa dai migranti. La presidente della Commissione Ue, arrivata davvero celermente, è stata accolta dal presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano. Lo scenario è stato fin troppo evidente; hotspot al collasso, situazione insostenibile, associazioni di volontariato, forze dell'ordine, abitanti, gli stessi migranti, tutti stremati. La bomba immigrazione illegale, che la sinistra ha sempre negato, sta ingoiando l'isola e ne fa esplodere un' altra, quella ecologica. Centinaia di barche, di relitti ammassati sulle spiagge stanno creando danni da ogni punto di vista, estetico, sanitario, economico. Ed è proprio il vicesindaco di Lampedusa, Attilio Lucia a sollevare il problema della bomba ecologica parlando con Giorgia Meloni al molo di Favaloro, dove si trovano ormeggiati centinaia di barchini accatastati a bordo dei quali sono sbarcati i migranti. "A Meloni abbiamo detto di sollecitare la soluzione della situazione dei barchini, lei ha visto con i propri occhi la situazione, è una bomba ecologica, un brutto inquinamento ambientale, ci ha garantito che in 4-5 giorni verranno tolte le barche. I pescatori non possono uscire a pescare, ogni volta che lo fanno hanno 10-12mila euro di danni perché le reti si incagliano nei relitti. Le abbiamo detto che qua la situazione è particolare, siamo preoccupati perché questa è un'isola di 20 chilometri quadrati, non può assistere a questo flusso di migranti", ha sottolineato con preoccupazione il vicesindaco Lucia.
Redazione