"La disponibilità dell'Unione europea a fare la sua parte per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, in termini di investimenti economici, è un fatto importante che certifica la strategicità di un collegamento stabile fra Calabria e Sicilia, e soprattutto il valore di una grande opera che rientra a pieno titolo nelle reti trans-europee di trasporto". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando con i giornalisti a margine de "L'Italia delle Regioni", il primo Festival delle Regioni e delle Province Autonome, in corso a Milano. "Questo ulteriore passo in avanti dà concretezza all'impegno profuso in queste settimane dal ministro Salvini, che si è battuto anche per inserire in legge di bilancio 3 miliardi di euro per la Strada Statale Jonica. Oltre al Ponte servono, infatti, altre infrastrutture fondamentali per far compiere alla Calabria, e a tutto il Mezzogiorno, un salto in avanti nel futuro in termini di mobilità, collegamenti e spostamenti di merci e persone. Siamo felici per l'attenzione del governo sulla SS106, e ci auguriamo che la norma possa essere ulteriormente migliorata durante il suo passaggio parlamentare", ha sottolineato Occhiuto. Il governatore ha inoltre parlato di Autonomia: "Sul tema dell'autonomia differenziata io non ho alcun pregiudizio. Governo una Regione del Sud e, in più di un'occasione, ho rappresentato al ministro Calderoli che alcune materie possono essere importanti come asset di sviluppo per le Regioni del Mezzogiorno", ha sottolineato, "Penso, ad esempio, all'energia. La mia Regione produce il 42% dell'energia da fonti rinnovabili, la Lombardia e il Veneto ne producono tra il 13 e il 16%. Se a queste fonti aggiungiamo quelle non fossili, come l'idroelettrico, nella mia Regione si produce più energia di quella che si consuma.
Se l'autonomia differenziata partisse dall'energia ciò sarebbe un'opportunità per la Calabria.
Penso però che ciò che è contenuto nel Titolo V della Costituzione e che Calderoli vuole giustamente attuare è il primo valore dell'autonomia differenziata; poi c'è un altro valore che riguarda i diritti sociali e civili che la nostra Carta stabilisce, e che devono esser applicati con uniformità su tutto il territorio nazionale; e infine c'è il terzo valore, che è quello della perequazione infrastrutturale: articolo 119 della Costituzione.
Se il treno corre velocemente, perché il macchinista Calderoli vuole portare al traguardo il vagone dell'autonomia differenziata, io sono contento, perché penso che anche gli altri due vagoni - diritti e perequazione - arriveranno di pari passo", ha rimarcato Occhiuto.
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