Conte salva capra e cavoli. Congela la TAV con la “clausola di dissolvenza” e evita la crisi di governo

Conte salva capra e cavoli. Congela la TAV con la “clausola di dissolvenza” e evita la crisi di governo

TAV. Partono oggi i bandi per i primi tre lotti, in territorio francese, per scavare 45 km del tunnel di base della tratta Torino Lione, ma per sei mesi non verranno affidati i lavori. Ci ha pensato Conte, da buon avvocato, a "congelare" la situazione attraverso un cavillo giuridico chiamato "clausola di dissolvenza". Nel fine settimana di fuoco, dove addirittura si parlava di crisi di governo, Conte ha scritto una lettera ai vertici di Telt chiedendo di astenersi, con effetti immediati, da qualsiasi ulteriore attività che potesse produrre ulteriori vincoli giuridici ed economici per lo Stato italiano con riguardo ai bandi di gara, ribadendo che il governo italiano intende ridiscutere integralmente il progetto e che non intende perdere i finanziamenti europei già stanziati. In sostanza, con il suo intervento, il premier si è appellato alla "clausola di dissolvenza", ovvero, la possibilità prevista nel codice degli appalti francese, di non dare seguito alla procedura dei primi bandi entro sei mesi. Quindi non solo non si iniziano i lavori, ma applicando questa clausola, entrambi i governi di Francia e Italia potranno ritirarsi con una motivazione. Oggi Telt, non farà partire alcun capitolato di gara, possibile solo con l'avallo del governo italiano e del governo francese, ma svolgerà una semplice attività preliminare, che consentirà di non perdere i primi 300 milioni di finanziamenti europei.

Elisa Saltarelli



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