TAV si, TAV no. Da palazzo Chigi Conte rassicura "Entro venerdì la decisione"

TAV si, TAV no.  Da palazzo Chigi Conte rassicura

Si è appena concluso a palazzo Chigi il vertice tra: il premier Conte, il ministro Toninelli e i due vice ministri Di Maio e Salvini. Dopo gli attriti delle ultime settimane e le prese di posizione divergenti da parte delle due forze di maggioranza, la questione TAV sembra essere arrivata al rush finale. Al termine dell'incontro il premier ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti:
"Per quanto riguarda la TAV, siamo entrati nella dirittura finale. Siamo nel percorso finale politico, più squisitamente politico. Oggi c'è stata la riunione, la prima riunione politica. Abbiamo iniziato preliminarmente ad esaminare l'analisi costi/benefici, ci aggiorneremo già domani sera. Domani sera alle 20.30 proseguiremo ad oltranza. Domani sera convocheremo anche i tecnici che ci aiuteranno a sviscerare tutti gli aspetti dell'analisi costi/benefici. Avevamo garantito agli italiani che avremmo seguito un metodo trasparente, che avremmo posto a base della nostra decisione, non preconcetti, pregiudizi ideologici, interessi partitici o di movimento, avevamo detto che avremmo posto a base un'analisi costi/benefici. E' quello che stiamo facendo. Adesso però c'è anche, oltre al percorso di razionalità tecnica, c'è anche il discorso di razionalità politica che si aggiunge e siamo entrati nel vivo di questa ultima fase decisionale, quando verrà presa la decisione finale". In merito ai bandi, il premier ha poi aggiunto: " Sui bandi non può essere oggi o domani essere presa una decisione, ma alla fine di questo percorso; confidiamo di decidere entro venerdì. A quel punto, a seconda dell'esito finale della nostra decisione, si valuterà l'impatto sui bandi, se partiranno o meno".
Alla domanda se ci possa essere il rischio che il governo cada sulla tav, Conte risponde: "Perché dovrebbe cadere il governo? Io posso garantire che prenderemo una decisione per tutelare l'interesse nazionale, per tutelare l'interesse di tutti i cittadini. Quindi, siccome prenderemo una decisione dell'interesse nazionale, il governo non può cadere".
Insomma, un Conte "mediatore", che dinanzi ai giornalisti rassicura e non lascia trapelare da che parte penderà l'ago della bilancia, se verso il SI della Lega oppure verso il NO dei grillini. Salvini si dichiara tranquillo, non sembra preoccupato delle resistenze del M5s; preme sull'acceleratore ed è convinto che una decisione definitiva possa arriverà entro domani sera, nel vertice a cui parteciperanno anche i tecnici.
Intanto al termine della conferenza dei capigruppo al Senato, si apprende che il Pd e Forza Italia hanno presentano una mozione di sfiducia individuale proprio contro il ministro delle Infrastrutture Toninelli, per la condotta tenuta nella gestione della TAV. Nelle mozioni di sfiducia, che saranno discusse il 21 marzo a palazzo Madama, si legge che Toninelli sarebbe colpevole di aver "spudoratamente mentito al Parlamento e al Paese, nonché al governo francese e all'Unione europea, sottoponendo all'attenzione di tutti un'analisi costi/benefici palesemente infondata e ora oggetto di aggiustamenti da parte del presidente del Consiglio". FdI fa sapere che non presenterà una mozione autonoma ma voterà sì alle dimissioni del ministro.


Elisa Saltarelli

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