Conte alla presentazione della “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2018”

Conte alla presentazione della “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2018”

Si è tenuta, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la presentazione pubblica della "Relazione sulla politica dell'informazione per la sicurezza", curata dal Comparto Intelligence e relativa all'anno 2018. L' appuntamento risponde all'obbligo, per il Governo, di trasmettere al Parlamento entro il mese di febbraio di ogni anno una relazione sulla politica dell'informazione per la sicurezza e sui risultati ottenuti nell'anno precedente. Questa Relazione rappresenta un momento di verifica, di controllo, che vede l'intelligence travalicare i confini della riservatezza e dei vincoli di segretezza, al cui interno si svolge la feconda e preziosa interlocuzione con il COPASIR, per parlare direttamente alla Nazione, a tutti i cittadini. Nel suo intervento Conte ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali: "Vorrei evidenziare che sono sempre e solo gli interessi nazionali a fare da bussola al Governo allorché vengono tracciate le direttrici di intervento del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Essi costituiscono l'unico metro col quale misurare l'aderenza dei risultati ottenuti, e descritti nella Relazione che oggi presentiamo, alle attese dei cittadini e del committente politico. Ed è esattamente a questo che deve servire il documento che presentiamo: a compiere, tutti insieme, una indispensabile verifica di conformità, la sola che può rassicurarci e può - lo dico sinceramente rassicurare anche me stesso sul fatto che l'intelligence stia effettivamente assolvendo con efficacia di risultati, ed in coerenza piena con gli obiettivi fissati dal Governo, alla sua funzione di presidio avanzato delle istituzioni democratiche e delle precondizioni essenziali del nostro sviluppo". Conte fa riferimento anche al problema del terrorismo e dell'immigrazione: "La Relazione certifica, specialmente là dove si sofferma sulle aree nevralgiche per le molteplici dimensioni della sicurezza dell'Italia, cioè il Mediterraneo allargato e l'Africa, che i nostri Servizi Segreti si dimostrano ben all'altezza del compito. Trovo in particolare significative, fra le altre di non minore importanza, le pagine dedicate alla Libia, là dove si rammenta il sostegno dell'Italia, a cominciare dalla ben nota Conferenza di Palermo".

Redazione

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