Tra le tante questioni nelle ultime settimane, a minare la già difficile "coesione di governo" tra Lega e M5S, vi è anche la diversa posizione sul riconoscimento politico di Juan Guaidó, il leader dell'opposizione venezuelana, che si è autoproclamato presidente in Venezuela al posto di Nicolas Maduro e che secondo la comunità internazionale, è stato eletto attraverso brogli elettorali. A spingere verso una chiara presa di posizione del nostro Governo, è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dal Quirinale invita l'Italia ad allinearsi agli altri partner europei sostenitori della nuova realtà politica del Venezuela, in cui, ricordiamo, risiedono centinaia di migliaia di italiani. Intanto da Palazzo Chigi, arriva la nota che sottolinea come l'Italia intenda partecipare attivamente ai lavori del gruppo di Contatto internazionale e spiega che "L'Italia appoggia il desiderio del popolo venezuelano di giungere nei tempi più rapidi a nuove elezioni presidenziali, libere e trasparenti, attraverso un percorso pacifico e democratico, nel rispetto del principio di autodeterminazione". Le divisioni sul tema, tra il Carroccio e il Movimento, appaiono per ora evidenti. Mentre lunedì 11 febbraio al Viminale il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini incontrerà una delegazione venezuelana, così come chiesto da Juan Guaidó con una lettera ufficiale, lo stesso presidente ad interim usa toni esasperati contro il grillino Di Battista. Il Dibba del M5S, che in un post spiega le ragioni della posizione neutrale italiana di fronte alla crisi venezuelana, si becca un bel "ignorante" da parte di Guaidò, che in un'intervista a Repubblica risponde a tono: "Io la posizione italiana proprio non la capisco. E soprattutto non capisco questa cosa qui. Io questo signore non lo conosco" riferendosi a Di Battista, "Mi dicono che sia un politico influente da voi? Beh, dice cose incomprensibili, compara processi che non sono comparabili. Quello che sta succedendo qui è molto più profondo, complesso. Farne solo una questione di petrolio significa non conoscere le cose di cui si parla".
Redazione