Giorno della Shoah: Per non dimenticare. Mai.

Giorno della Shoah: Per non dimenticare. Mai.

Siamo bravi cerimonieri noi contemporanei. Celebriamo vittorie e ricordiamo ignominie per scongiurata replica. Eppure nonostante il fervore che ruota intorno alle salde ricorrenze, tanta animosità pare essere destinata a sciogliersi nel giro di poche ore. La nostra è una "compassione a tempo", è merce deperibile, né più né meno come una confezione di formaggio al supermercato con la data di scadenza impressa sopra.

A.A.A. Misericordia a ore offresi. La corsa spasmodica verso il nulla, che abbiamo scelto come leitmotiv della nostre vite, non lascia molto margine alla volontà di approfondire, capire e farsi delle domande. Ma la tragedia di ieri è la narrazione di oggi, si chiama storia e non va solo celebrata, va ascoltata e non dimenticata.

Il sapere è l'unico antidoto alla coazione a ripetere, è l'unica arma per arginare questo stato di costante vulnerabilità con cui siamo tristemente destinati a convivere. Il fascino del male e la bramosia di potere pesano sulla bilancia tanto quanto l'umana compassione. Il vaccino contro l'inettitudine non c'è, quello contro l'indifferenza neppure, sta a noi scorgere l'amore e scegliere da che parte stare, ogni giorno, ogni istante della nostra vita.

Elisa Saltarelli


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