Consiglio dei Ministri Varate le due misure cardine: reddito di cittadinanza e quota 100

Consiglio dei Ministri  Varate le due misure cardine: reddito di cittadinanza e quota 100

Quello appena terminato è stato forse uno dei Cdm più attesi nella storia di questo Governo. Alle 19.30, il premier Conte e i due vice ministri Salvini e Di Maio iniziano la conferenza stampa. Il Cdm ha varato le due misure cardine della legge di bilancio: reddito di cittadinanza e quota 100. Dopo giorni di incertezze, spuntano le coperture per entrambe le misure bandiera della coalizione gialloverde. Palpabile la soddisfazione di Conte e dei due ministri. "Abbiamo adottato il dl che contiene misure su reddito di cittadinanza e quota 100", esordisce Conte, "Sono due misure che non rispondono evidentemente a estemporanee promesse fatte durante una campagna elettorale in modo un po' improvvido, ma rispondono a 2 misure che costituiscono un progetto di politica economica sociale, di cui questo Governo va fiero. E' un progetto che riguarda 5 milioni di persone in condizioni di povertà e riguarda un milione di persone che nel triennio, potranno andare in anticipo in pensione. Questo Governo le promesse le mantiene...".

Salvini: "Son felice, tanto impegno ma ci siamo, dalle parole ai fatti. Ci dicevano che non si poteva. Diritto alla pensione, significa altrettanto diritto al lavoro, quindi diritto alla pensione per un milione di italiani. Noi contiamo che possa trasformarsi in diritto al lavoro per un altro milione di italiani che invece di scappare all'estero potrà rimanere in Italia. Ci sono soldi veri. 22 miliardi di euro. C'è la possibilità di incassare subito la liquidazione per centinaia di migliaia di lavoratori del settore pubblico, trentamila euro cash, cosa che non accadeva da parecchi anni. Quota 100 non prevede nessuna penalizzazione e nessun taglio, questo lo ribadisco..."

Di Maio: "Sono veramente onorato da ministro, a 32 anni, di poter firmare un dl portato avanti dal ministero del lavoro insieme a tanti altri ministeri, che riguarda la qualità della vita che migliora per 5 milioni di italiani in condizioni di difficoltà, tra cui ci sono 500.000 pensionati minimi, ci sono 255.000 diversamente abili coinvolti. Sono contento e orgoglioso di questo decreto che dopo tanti anni permette di andare in pensione, a chi pensava di restare a vita una vittima della legge Fornero... Oggi nasce un nuovo walfare state in Italia, che aiuta le persone in difficoltà e che le mette al centro di una rivoluzione del mondo del lavoro..."


Redazione

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