Reddito di cittadinanza e Quota 100, giovedì in Cdm

Reddito di cittadinanza e Quota 100, giovedì in Cdm

Luigi Di Maio ha annunciato che giovedì 17 ci sarà il Consiglio dei ministri in cui verranno approvate le due misure più attese di questa legge di bilancio: reddito di cittadinanza e quota 100. Lo slittamento dell'incontro, che avrebbe dovuto tenersi già da qualche giorno, aveva suscitato il sospetto che, in seno alla maggioranza vi fosse un disaccordo. Dubbi fatti svanire da Conte, prontamente intervenuto sottolineando la necessità da parte della Ragioneria dello Stato, di approfondire gli aspetti del provvedimento, complesso e più volte modificato alla voce "previsioni di spesa". Tra le novità, c'è lo stop al reddito di cittadinanza dopo un anno. Se dopo 12 mesi il beneficiario del reddito rifiuta un'offerta "congrua di lavoro", decadrà dal reddito di cittadinanza, indipendentemente dal numero di offerte precedentemente ricevute. Nella ricerca degli aventi diritto, l'Inps avrà un ruolo determinante. Nella bozza si legge che, saranno inviate comunicazioni informative ai nuclei familiari che, a seguito dell'attestazione dell'Isee presentino valori dell'indicatore o di sue componenti compatibili con i criteri per riceverlo. Inoltre, nel provvedimento, ci saranno "misure non monetarie ad integrazione del reddito di cittadinanza, quali misure atte ad agevolare l'utilizzo di trasporti pubblici, di sostegno alla casa, all'istruzione e alla tutela della salute". Nel ricalcolo delle risorse spuntano i fondi, come richiesto dalla Lega, per alzare le pensioni dei disabili. A tal proposito, Di Maio ha assicurato che i 260.000 invalidi, avranno accesso al programma del reddito senza doversi riqualificare per il lavoro e avranno una pensione da 780 euro se sono da soli, a 1.300 euro se in famiglia. Per quanto riguarda il reddito agli stranieri, sembrerebbe che, quelli che vivono da 10 anni, di cui due continuativamente, potrebbero averne diritto. Altro nodo importante da sciogliere, è il Tfr dei dipendenti pubblici, che vorranno andare in pensione con quota 100. ll ministro Giulia Bongiorno, e il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, hanno garantito che gli statali avranno la possibilità di avere il Tfr subito, grazie ad una convenzione che sarà firmata con gli istituti bancari.

Redazione

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