In un'Aula "infuocata" dall'ostruzionismo delle opposizioni, che la presidente Casellati, deve richiamare più volte all'ordine, il premier Conte espone al Senato l'informativa sulla manovra: "In queste settimane abbiamo lavorato per avvicinare le posizioni senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che ci hanno dato gli italiani con il voto del 4 marzo. Non abbiamo ceduto sui contenuti della manovra La stima economico finanziaria delle misure che avevano maggiormente attirato l'attenzione dei nostri interlocutori europei, che ha richiesto tempo, ha rilevato che le risorse sono inferiori a quelle previste. Ciò ha permesso di ridurre il disavanzo dal 2,4% a circa il 2,04% senza modificare né i contenuti, né la platea, né i tempi di realizzazione delle due misure che partiranno nei tempi che avevamo previsto L'ammontare dei saldi ridefiniti è pari 10 miliardi e 254 milioni nel 2019, 12 miliardi e 242 milioni nel 2020, 15 miliardi e 997 milioni nel 2021". Sottolinea poi, i ritardi con cui si è proceduto nell'iter della manovra, un rallentamento causato dalla complessa interlocuzione con l'Ue. Parla di "trattativa serrata", condotta con tenacia e determinazione, che ha consentito di raggiungere un punto di equilibrio sostenibile e attestata su uno scostamento che rimarca un valore comunque superiore a quello considerato idoneo dalla commissione per chiudere la trattativa senza rischiare la procedura.
La commissione ha risposto questa mattina trasmettendo una comunicazione nella quale, prendendo atto delle misure messe in campo dal governo, assicura che l'adozione di queste misure permetteranno di non andare verso una procedura per disavanzo eccessivo.
Redazione