La legge di bilancio incassa la fiducia alla Camera con 330 voti a favore, 219 no e un astenuto. Dopo la fiducia all'articolo 1, l'aula ha ripreso alle 21 le votazioni sui restanti articoli, dal 2 al 19. Ma tutto è andato a rilento a causa dei numerosi interventi dei deputati delle opposizioni, un vero atto di ostruzionismo da parte del Pd. Il punto finale dovrebbe arrivare entro oggi a Montecitorio, poi il provvedimento passerà all'esame del Senato, dove riprenderà il percorso nella commissione Bilancio. Ma non finisce qui, dopo l'approvazione di Palazzo Madama, la manovra dovrà tornare alla Camera per la seconda e definitiva lettura prima della pausa natalizia. Una corsa contro il tempo per l'esecutivo per mettere a punto quei correttivi in queste ore oggetto di una serrata trattativa fra Bruxelles e Palazzo Chigi.
Tempi che si dilatano e una partita con l'Ue che non possiamo perdere, è quello che crea il clima di tensione di queste ultime ore. Entro mercoledì si deve chiudere. Conte vedrà Jean Claude Juncker e dovrà portare un nuovo Documento programmatico di bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri e votato dal Parlamento, che certifichi il calo del deficit e un piano triennale di riduzione della curva del debito. Matteo Salvini e Luigi Di Maio intanto, hanno finora respinto le ipotesi messe sul tavolo da Tria e dal premier Giuseppe Conte per tagliare il deficit fino al 2%.
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